Ranitomeya Lamasi (Morales, 1992).
Distribuzione Questo piccolo anfibio vive in Perù, più precisamente in un areale che va dalla provincia di Pasco e si estende fino alla provincia di Huànuco.
Questa zona si estende per circa 20.000 km2, ad un’altitudine che varia dai 300 ai 1700 m sul livello del mare. Descrizione R. lamasi è una rana dalle piccole dimensioni. La taglia media si aggira intorno ai 17 mm,, con un massimo di 17,7 mm per i maschi e 20 mm per le femmine.
Questa specie può essere suddivisa in base sia alla colorazione che all’ambiente di vita in 2 morph differenti: Highland & Lowland. |
- Highland
Le zampe invece si presentano di un azzurro di base molto intenso e con una punteggiatura più o meno sottile di colore nero.
- Lowland
Anche il nero delle striature appare meno intenso ed il colore di base delle zampe va da un turchese spento ai toni del grigio con sempre una nota di azzurro.
Infine in queste forme a volte si possono rinvenire esemplari con le caratteristiche righe interrotte, a volte così tanto da sembrare più punteggiati che striati.
Habitat naturale
Questa specie vive in foreste primarie e secondarie, di zone premontane.
Predilige situazioni di fitta boscaglia spesso molto intricata e non disdegna neppure boschetti di bamboo, dove è stata più volte rinvenuta.
Ama sostare sulle piante epifite, anche a diversi metri da suolo, ma sempre in ambienti densamente forestati.
In questi ambienti l’umidità è sempre alta e le precipitazioni copiose, queste ultime possono arrivare ai 2000 mm annui nelle zone a più bassa quota, mentre nelle montagne raggiungono anche i 7000-7500 mm annui.
Predilige situazioni di fitta boscaglia spesso molto intricata e non disdegna neppure boschetti di bamboo, dove è stata più volte rinvenuta.
Ama sostare sulle piante epifite, anche a diversi metri da suolo, ma sempre in ambienti densamente forestati.
In questi ambienti l’umidità è sempre alta e le precipitazioni copiose, queste ultime possono arrivare ai 2000 mm annui nelle zone a più bassa quota, mentre nelle montagne raggiungono anche i 7000-7500 mm annui.
Biologia
Una caratteristica di questa specie riguarda le modalità riproduttive delle popolazioni viventi nei boschi di bamboo, in tali situazioni infatti i girini sembrano essere depositati e cresciuti in segmenti fessurati e cavi, nei quali si venga a raccogliere dell’acqua piovana.
Come molte specie di Ranitomeya sembrano essere delle oofeeder facoltative, ovvero benché le femmine siano state osservate deporre uova sterili come alimento dei girini, questa pratica non sembra essere vincolante per la crescita come potrebbe esserlo per specie appartenenti al genere delle Oophaga vere e proprie.
Come molte specie di Ranitomeya sembrano essere delle oofeeder facoltative, ovvero benché le femmine siano state osservate deporre uova sterili come alimento dei girini, questa pratica non sembra essere vincolante per la crescita come potrebbe esserlo per specie appartenenti al genere delle Oophaga vere e proprie.
Allevamento in cattività
- Temperatura ed umidità
Le temperature ideali si aggirano attorno ai 23-24°, ed essendo rane di foresta “fredda”è consigliabile avere un sbalzo termico giorno-notte (anche se minimo).
Per quanto riguarda l’umidità questa deve essere mantenuta alta, con riduzioni durante le ore diurne (70-80%), ma garantendo abbondanti nebulizzate durante la sera, a cavallo dello spegnimento delle luci, e al mattino.
- Terrario
Per questi animali è consigliabile un terrario a sviluppo verticale non eccessivamente grande, per un gruppo di 4-5 esemplari è sufficiente un terrario di 40x40x60, mentre per singole coppie, data la staticità di questa specie, può essere sufficiente anche un terrario leggermente più piccolo.
Essenziale però è la presenza, come per tutte le specie di questo gruppo, di alcune rosette di Neoregelia, possibilmente shulteziana o comunque dalle analoghe dimensioni.
- Alimentazione
Come per tutte le specie di Ranitomeya il cibo base è rappresentato dallaDrosophila, preferibilmente melanogaster. In relazione alla taglia degli esemplari è possibile somministrare anche D.hydei, ma facendo attenzione che queste vengano accettate, altrimenti è meglio risoministrarre prontamente la specie più piccola. Opportuno è avere anche un discreto numero di collemboli sempre presenti in terrario, in quanto essendo molto meno veloci delle drosophyle vengono predati con maggior facilità.
Integrazioni alla dieta con afidi (Aphoydea) o altre piccole prede sono gradite ma non necessarie.
Riproduzione
Ranitomeya lamasi raggiunge la maturazione sessuale attorno agli 8/12 mesi, periodo dopo il quale è possibile cominciare ad udire i primi canti, ma è probabile che passino un paio di anni prima di ottenere deposizioni che vadano a buon fine.
A maturazione sessuale il maschio esplora il territorio, cercando un sito ottimale alla deposizione, dopodiché richiama la femmina mediante il suo insistente canto. Questa più o meno prontamente risponde al richiamo seguendo il maschio stesso che continuando a cantare spronerà la femmina a seguirlo nel sito di deposizione da lui prescelto.
A differenza di altre specie di Ranitomeya sono state osservate vere e proprie schermaglie tra i maschi, i quali rivendicavano il proprio territorio. Queste zuffe non comportano mai danni fisici agli animali, anche perché si tratta di affronti rappresentati da semplici spinte. A lungo andare però queste schermaglie potrebbero portare a problemi dovuti a stress causato dell’impossibilità del perdente di allontanarsi dal territorio del maschio predominante.
In natura le deposizioni avvengono all’interno di bromeliaceae e in alcuni casi nelle canne di bamboo, in cattività invece, dovremmo fornire loro, oltre alle bromelie, anche dei porta rullini da collocare preferibilmente nella parte alta del terrario.
Mediamente vengono deposti clutch con 2-4 uova (non di più), le quali dopo un paio di settimane schiuderanno.
E’ consigliabile estrarre le uova dal terrario e farle schiuderle a parte con qualche millimetro di acqua, così da aumentare le possibilità mi riuscita. Così facendo riusciremo ad alimentarli singolarmente ed equamente con cibo per piccoli avannotti in polvere e spirulina.
La metamorfosi avverrà attorno ai 60/75 giorni e ciò dipende dalle temperature di stabulazione, dalla frequenza dei combi d’acqua, e dalla quantità e qualità del cibo.
Note
Come avrete notato anche dalla presenza delle foto, il morph panguana è quello maggiormente presente sul mercato, mentre le altre forme sono decisamente poco comuni, se non rare e solo occasionalmente vengono importate attraverso il circuito nord europeo.