La nuova Frog room di Alessandro
Dopo un bel po di anni di esperienza maturata sul campo a suon di insucessi, fatiche e tanta tanta bibliografia in lingue incomprensibili, Alessandro ha dato il via ai lavori di ristrutturazione di una piccola stanzina in garage che ospiterà la nuova frog room.
La stanzina gia diversi anni or sono era stata adibita a ricovero animali, ma come per molti di noi agli inizi, i dettagli erano alquanto scadenti.
Gli animali furono quindi ricoverati in una stanzina adiacente, costruita nel fondo del garage vero e proprio con delle lamiere grecate isolanti, qui oltre ai Dendrobatidi vi erano anche camaleonti e spesso e volentieri anche blatte e grilli come animali da compagnia, liberi di girovagare a piacere.
Ora la Frog room, che per fortuna contiene solo rane e parecchi girini comincia a diventare un po stretta, tanto che la decisione è stata quella di ritornare nel vecchio locale, decisamente piu ampio, ma questa volta la scelta è stata quella di non lasciare nulla al caso, ovvero alla base di tutto c'è stata un'attenta progettazione che porterà alla frog room definitiva e questa volta con i "dettagli del caso".
La stanza è stata svuotata e i lavori hanno avuto inizio, partendo dall'isolamento.
Le pareti ed il soffito sono stati ripuliti ed è stato posizionato l'isolamento termico, in polistirolo, sopra al quale è stata stesa una prima mano di colla per cappotti, poi una rete in sintetico per pareti e sopra la seconda mano di colla.
Anche gli spigoli dei muri e quelli dove andrà posizionata la porta sono stati rifatti a regola d'arte.
Ebbene dopo aver terminato le paeti con l'ultima passata di malta fine, ora la parvenza è di una vera stanza di casa, tranne il colore che è ancora grigio topo, ma che verrà presto ricoperto con della pittura lavabile decisamente chiara.
Inoltre è stata montata una porta in metallo, coibentata, di uno spessore non indifferente e che dovrebbe agevolare i risparmi energetici relativi al riscaldamento.
In contemporanea sono ste posate anche le pistrelle.
Inoltre è stata montata una porta in metallo, coibentata, di uno spessore non indifferente e che dovrebbe agevolare i risparmi energetici relativi al riscaldamento.
In contemporanea sono ste posate anche le pistrelle.
Dopo tutte queste rifiniture, non ci è rimasto che aspettare ancora una decina di giorni così da permettere una corretta sciugatura, dopo di che è stata stesa una mano di pittura lavabile bianca, con conseguente altra settimana di asciugatura.
A questo punto con molta pazienza abbiamo deciso di iniziare a predisporre e montare l'impianto elettrico.
La cosa sembra alquanto facile, ma non lo è per nulla.
Tutto l'impianto è fuori muro, costituito dalle classiche canalette grigie cilindriche raccordate dalle scatolette conteneti le prese.
Nel predisporre l'impianto la cosa fondamentale è prevedere piu linee elettriche, ogniuna delle quali andrà a gestire un comparto (luci, pompa, forza motore).
La necesità di predisporre 3 linee differenti è dettata dalla necessità di automazione della stanza, in quanto ogni comparto è indipendentemente temporizzato. Infatti tute le linee convogliano in una scatola elettrica esterna, nella quale sono presenti i magnetotermici e i relativi timer.
Predisposte le canalette e ancorate saldamente alle pareti con delle viti non indifferenti, così da far presa nel muro in cemento armato oltrepassando tutto il capotto siamo passati a collegare le varie linee partendo dalla scatola centrale.
A questo punto con molta pazienza abbiamo deciso di iniziare a predisporre e montare l'impianto elettrico.
La cosa sembra alquanto facile, ma non lo è per nulla.
Tutto l'impianto è fuori muro, costituito dalle classiche canalette grigie cilindriche raccordate dalle scatolette conteneti le prese.
Nel predisporre l'impianto la cosa fondamentale è prevedere piu linee elettriche, ogniuna delle quali andrà a gestire un comparto (luci, pompa, forza motore).
La necesità di predisporre 3 linee differenti è dettata dalla necessità di automazione della stanza, in quanto ogni comparto è indipendentemente temporizzato. Infatti tute le linee convogliano in una scatola elettrica esterna, nella quale sono presenti i magnetotermici e i relativi timer.
Predisposte le canalette e ancorate saldamente alle pareti con delle viti non indifferenti, così da far presa nel muro in cemento armato oltrepassando tutto il capotto siamo passati a collegare le varie linee partendo dalla scatola centrale.
Il lavoro è stato lungo e impegnativo, dato che gli errori non sono ammessi, sbagliare in questa fase e non accorgersene potrebbe voler dire spostare un rack di terrari successivamente.
L'impianto è stato quindi terminato ed ogni presa testata a seconda della funziona che dovrà adempiere.
Tutto questo ha richiesto un'intera giornata con 4 persone che si adoperavano tra fili, forbici e birre.
Nel frattempo per dare un po di classe il buon alessandro ha pure posato i battiscopa.
Ora la stanza comiciava a prendere vita, e la luce non era piud ata da un faro da cantiere che oltre ad accecarci, entro i 60-70 cm ti faceva pure l'abbronzatura, ma c'era un bellissimo inpianto luce al soffitto.
L'impianto è stato quindi terminato ed ogni presa testata a seconda della funziona che dovrà adempiere.
Tutto questo ha richiesto un'intera giornata con 4 persone che si adoperavano tra fili, forbici e birre.
Nel frattempo per dare un po di classe il buon alessandro ha pure posato i battiscopa.
Ora la stanza comiciava a prendere vita, e la luce non era piud ata da un faro da cantiere che oltre ad accecarci, entro i 60-70 cm ti faceva pure l'abbronzatura, ma c'era un bellissimo inpianto luce al soffitto.
Gli ultimi spifferi sono stati sigillati e dentro alla stanzetta è stato nesso in funzione l'impianto riscaldante e un deumidificatore, abbinato ad un ventilatore. In questo modo la stanza avrebbe raggiunto la giusta temperatura e si sarebbe ulteriormente asciugata.
Ebbene la fase edile è terminata e adesso non ci rimaneva che cominciare ad allestire in preparazione al trasloco degli animali.
Da progetto i rack sarebbero aumentati, quindi di buona voglia ci siamo dati da fare con sega circolare e martello, per tagliare i profili in alluminio e assemblare le strutture che avrebbero ospitato i nuovi terrari. Anche qui lavoro di fino e calcoli fatti e rifatti mille volte, dato che sprecare alluminio con la crisi che corre non è previsto.
I due rack previsti sono stati montati e posizionati.
Ebbene la fase edile è terminata e adesso non ci rimaneva che cominciare ad allestire in preparazione al trasloco degli animali.
Da progetto i rack sarebbero aumentati, quindi di buona voglia ci siamo dati da fare con sega circolare e martello, per tagliare i profili in alluminio e assemblare le strutture che avrebbero ospitato i nuovi terrari. Anche qui lavoro di fino e calcoli fatti e rifatti mille volte, dato che sprecare alluminio con la crisi che corre non è previsto.
I due rack previsti sono stati montati e posizionati.
A questo punto è stato predisposto l'impianto per la nebulizzazione, comprendente una tanica cilindrica da 100 litri, adeguatamente rivestita con della plastica nera, così da evitae la proliferazione delle alghe, che a lungo andare intasano gli uggelli.
La tanica è stata inserita in un angola, tra due rack, così fa sfruttare anche il piu piccolo spazio.
Tutto era pronto e solo adesso abbiamo iniziato a spostare i terrari dalla vecchia stanza, che stava praticamente appena fuori dalla porta ella nuova. La cosa non ha richiesto molto tempo, bensi molto spazio, dato che dovendo riutilizzare anche i vecchi rack abbiamo dovuto mettere a terrar prima tutti i terrari, poi spostare i rack e solo successivamente riposizionarli nella nuova dimora.
Ora la stanzetta è terminata e gli animali sono nella nuova e lussuosa casa, ma nel resto del garage regna il disastro pio tenebroso, il disordine e il caos, tanto che il suo padrone lamenta ripetuti e snervanti viaggi alle piazzole ecologiche per smaltire adeguatamente tutto cio che in mesi di lavoro abbiamo accumulato li dentro.
Unica soddisfazione è stata la emolizione della vecchia stanza, avvenuta con meniere alquanto poco delicate.
Ora tutto sta funzionando alla perfezzione, gli animali stanno bene e si stanno realizzando i nuovi terrari che andranno a completare il tutto.
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La tanica è stata inserita in un angola, tra due rack, così fa sfruttare anche il piu piccolo spazio.
Tutto era pronto e solo adesso abbiamo iniziato a spostare i terrari dalla vecchia stanza, che stava praticamente appena fuori dalla porta ella nuova. La cosa non ha richiesto molto tempo, bensi molto spazio, dato che dovendo riutilizzare anche i vecchi rack abbiamo dovuto mettere a terrar prima tutti i terrari, poi spostare i rack e solo successivamente riposizionarli nella nuova dimora.
Ora la stanzetta è terminata e gli animali sono nella nuova e lussuosa casa, ma nel resto del garage regna il disastro pio tenebroso, il disordine e il caos, tanto che il suo padrone lamenta ripetuti e snervanti viaggi alle piazzole ecologiche per smaltire adeguatamente tutto cio che in mesi di lavoro abbiamo accumulato li dentro.
Unica soddisfazione è stata la emolizione della vecchia stanza, avvenuta con meniere alquanto poco delicate.
Ora tutto sta funzionando alla perfezzione, gli animali stanno bene e si stanno realizzando i nuovi terrari che andranno a completare il tutto.
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Tutto procede per il meglio!