I ficus rampicanti da terrario.
Ficus Pumila
Il Ficus pumila è un piccolo arbusto appartenente alla Famiglia delle Moraceae, proveniente dall’Asia centromeridionale (Cina, Vietnam, Giappone, India, Malesia).
Presenta portamento rampicante o prostrato, formando dense pareti verdi a volte anche di notevoli dimensioni (all’esterno, in regioni a climi mite, può arrivare a ricoprire intere facciate di edifici e manufatti).
Nei terrari tende a svilupparsi in poco tempo su ampie superfici e per questo deve essere periodicamente potato al fine del suo contenimento, onde evitare il soffocamento delle altre piante.
Tra le piante da terrario è forse il rampicante per eccellenza, grazie alla facilità di reperimento che a quella di coltivazione.
Presenta crescita rapida e si ancora facilmente a qualsiasi supporto, riuscendo a far presa addirittura negli angoli in vetro dei terrari, e tutto ciò grazie alle numerose radici aeree che si formano a livello dei nodi.
Ficus pumila, vecchia varietà
La forma selvatica si presenta completamente verde, con foglie abbastanza coriacee e di una dimensione che si aggira sui 3-3,5 cm, questa forma è indiscutibilmente resistente e cresce con una tale vigoria da formare fusti legnosi del diametro anche di alcuni centimetri. Unica pecca è il fatto che ormai questa forma non la si ritrova più nei nostri garden, se non come sporadiche piante “rinselvatichite” e facenti ormai parte della struttura del garden stesso (provenienti da vecchie piante abbandonate in qualche angolo di qualche serra). La causa della perdita di questa forma a livello commerciale è quasi sicuramente da imputarsi allo scarso effetto scenico che questa conferisce nelle composizione floreali abbinata alla comparsa di cultivar di maggior effetto..
L’unico modo per poter entrare in possesso di queste piante è quello o di chiedere alcune porzioni nei garden dove ancora è presente, o prelevarli da piante che crescono su manufatti.
L’unico modo per poter entrare in possesso di queste piante è quello o di chiedere alcune porzioni nei garden dove ancora è presente, o prelevarli da piante che crescono su manufatti.
Ficus pumila, var screziata
Di più facile reperibilità è invece la forma screziata, la quale si presenta leggermente ridotta nelle dimensioni, più esile, con foglie più sottili e crescita meno vigorosa.
Questa forma presenta foglie con bordi e macchie bianche, dovute alla mancanza di clorofilla nei tessuti del mesofillo sottostante. In queste piante a volte possono comparire nuovi rami con foglie completamente verdi a causa di una divisione cellulare particolare a livello dei meristemi apicali, la quale comporta la formazione di una cellula priva del gene responsabile della caratteristica maculatura.
Questa forma presenta foglie con bordi e macchie bianche, dovute alla mancanza di clorofilla nei tessuti del mesofillo sottostante. In queste piante a volte possono comparire nuovi rami con foglie completamente verdi a causa di una divisione cellulare particolare a livello dei meristemi apicali, la quale comporta la formazione di una cellula priva del gene responsabile della caratteristica maculatura.
Ficus pumila green
Sul mercato prima della comparsa di questa forma screziata era comparsa la stessa forma ma completamente verde, questa sarebbe un’ottima pianta da terrario, in quanto altamente vigorosa e conferisce un effetto decisamente “naturale”, data l’omogeneità del colore verde.
Anche questa però sembra essere sempre meno reperibile nei garden.
La coltivazione del Ficus pumila è molto semplice, sia partendo da piante già radicate che da stoloni privi di radici.
Qual’ora si acquistino piante in vaso è consigliabile svasarle e ripulire le radici dal vecchio substrato, che molto spesso è composto da terricci ricchi in nutrienti e spesso fradici e/o compatti.
Una volta ripulite le radici può essere messa a dimora nel terrario direttamente nel substrato (meglio se in torba) oppure la si può trattare come pianta epifita, appoggiandola su una parete o su qualche legno. In questo caso (come nel caso delle talee) è bene mantenere molto alto il tasso di umidità per una decina di giorni, finché non compaiono le nuove radici a livello dei nodi.
Le temperature ideali di mantenimento si aggira dai 20 ai 30 °C, ma sopporta senza danni temperature che scendono fino ai 5 °C e se acclimatate adeguatamente possono sopportare temperature anche inferiori, soprattutto la forma selvatica.
Necessita come già detto di un buon grado di umidità, sopportando bene annaffiature copiose e frequenti, ma va posta attenzione sia ai ristagni d’aria che a quelli d’acqua, spesso responsabili di marciumi fogliari e radicali.
In presenza di un buon livello di illuminazione, come in prossimità delle fonti luminose, cresce molto rigoglioso e fitto, ma tollera bene anche situazioni di penombra (in questo caso però gli internodi saranno più lunghi e le foglie meno splendenti).
La riproduzione avviene esclusivamente per talea, tagliando porzioni di getti apicali di almeno 15-20 cm e interrandoli in torba per la parte basale o posizionandoli direttamente nei terrari, con le accortezze sopra citate
Anche questa però sembra essere sempre meno reperibile nei garden.
La coltivazione del Ficus pumila è molto semplice, sia partendo da piante già radicate che da stoloni privi di radici.
Qual’ora si acquistino piante in vaso è consigliabile svasarle e ripulire le radici dal vecchio substrato, che molto spesso è composto da terricci ricchi in nutrienti e spesso fradici e/o compatti.
Una volta ripulite le radici può essere messa a dimora nel terrario direttamente nel substrato (meglio se in torba) oppure la si può trattare come pianta epifita, appoggiandola su una parete o su qualche legno. In questo caso (come nel caso delle talee) è bene mantenere molto alto il tasso di umidità per una decina di giorni, finché non compaiono le nuove radici a livello dei nodi.
Le temperature ideali di mantenimento si aggira dai 20 ai 30 °C, ma sopporta senza danni temperature che scendono fino ai 5 °C e se acclimatate adeguatamente possono sopportare temperature anche inferiori, soprattutto la forma selvatica.
Necessita come già detto di un buon grado di umidità, sopportando bene annaffiature copiose e frequenti, ma va posta attenzione sia ai ristagni d’aria che a quelli d’acqua, spesso responsabili di marciumi fogliari e radicali.
In presenza di un buon livello di illuminazione, come in prossimità delle fonti luminose, cresce molto rigoglioso e fitto, ma tollera bene anche situazioni di penombra (in questo caso però gli internodi saranno più lunghi e le foglie meno splendenti).
La riproduzione avviene esclusivamente per talea, tagliando porzioni di getti apicali di almeno 15-20 cm e interrandoli in torba per la parte basale o posizionandoli direttamente nei terrari, con le accortezze sopra citate
Oltre al Ficus pumila in commercio si trovano altri due Ficus rampicanti, anche se solo sporadicamente e in linea generale solo nelle fiere del settore o presso alcuni siti specializzati nella vendita di piante da terrario.
Questi sono:
Ficus panama
Questo ficus dalla caratteristica foglia longiforme presenta crescita decisamente lenta, a volte anche di soli pochi cm l’anno, quindi per poter ammirare pareti verdi è necessario molto tempo e adeguate cure, data la facilità con la quale deperisce qual’ora si vengano a mutare le condizioni di mantenimento.
Anche solo il cambio del tipo di illuminazione o qualsivoglia altro parametro è sufficiente per arrestare la crescita di questa specie anche per mesi..
Anche solo il cambio del tipo di illuminazione o qualsivoglia altro parametro è sufficiente per arrestare la crescita di questa specie anche per mesi..